Secondo quanto riportato dalle numerose statistiche stilata dall’Istat, oltre il 5% degli arresti cardiaci si verifica durante l’orario di lavoro. Dotare dunque le aziende di un defibrillatore semiautomatico o automatico, come intuibile, è sicuramente una delle normative che permetterà di ridurre significativamente le morti sul lavoro. Come vedremo a breve, infatti, questi dispositivi sono totalmente automatici e permettono di defibrillare grazie ad un software che è in grado di analizzare in tempo reale il tracciato cardiaco. Alcuni modelli, inoltre, sono in grado di trasmettere in tempo reale il tracciato anche alla centrale operativa 118 o del N.U.E. Scopriamo più da vicino questi dispositivi per capire come funzionino.
Come funziona un DAE?
DAE è l’acronimo di defibrillatore semi automatico o automatico. Questi dispositivi sono dei veri e propri defibrillatori costituiti da numerosi elementi. Il primo elemento da considerare è sicuramente la differenza tra defibrillatore semiautomatico esterno e defibrillatore automatico esterno. Il defibrillatore semiautomatico esterno è l’unico che viene consentito dalla normativa italiana e, in questo caso, la scossa viene autorizzata manualmente dal soccorritore. Nel caso invece del defibrillatore automatico esterno, questo dispositivo è in grado di decidere autonomamente il momento idoneo al rilascio della scarica elettrica, e, al contempo, è in grado anche di accertare uno arresto cardiocircolatorio. Il funzionamento del dispositivo semi automatico esterno è molto semplice anche se esiste una procedura da mettere in atto durante l’utilizzo. È essenzialmente costituito da un accumulatore di energia che provvede ad incamerare la corrente elettrica necessaria durante la scarica. Gli elettrodi, inoltre, servono sia per il rilascio della scarica che, al contempo, per l’analisi del ritmo del battito cardiaco del paziente. I dispositivi più moderni, inoltre, allertano la centrale operativa sia quando vengono rimossi dal loro alloggio, Si trasmettono in tempo reale il tracciato del battito cardiaco del paziente.
Qual’è la procedura per utilizzare un DAE?
La prima cosa da fare quando ci si trova davanti ad una persona in stato di incoscienza è quella di chiamare il 118 oppure il numero unico emergenza europea, 112. Sarà infatti l’operatore del centro emergenze ad indicare come comprendere se la persona soffra di un arresto cardiaco. Dobbiamo inoltre comunicare all’operatore che abbiamo a disposizione un defibrillatore semiautomatico esterno. Se l’operatore ci indica di utilizzare il dispositivo dobbiamo rimuoverlo dalla scatola d’alloggio e premere il tasto di accensione. A questo punto è necessario estrarre elettrodi e preparare il paziente rimuovendo i vestiti dal torace e eventualmente pulirne e asciugare la pelle. Attenzione che il paziente deve essere sdraiato per terra. A questo punto è necessario posizionare gli elettrodi sulla cute del paziente come indicato nella confezione del defibrillatore semiautomatico e premere saldamente la porzione adesiva degli elettrodi sul corpo del paziente nelle posizioni indicate. A questo punto il defibrillatore inizia un’analisi automatica del ritmo cardiaco e, in alcuni casi del tracciato, e indicherà a tutti i soccorritori di non toccare il paziente. Terminata l’analisi il defibrillatore semiautomatico attraverso l’utilizzo di spie lampeggianti e/o indicazioni acustiche, sarà in grado di indicare se è necessaria l’erogazione della scarica. A questo punto, per attivare la defibrillazione, è necessario premere il pulsante con scritto scarica e, prima di prenderlo, assicurarsi che il paziente non venga toccato da nessuno. A questo punto, il defibrillatore semiautomatico informerà che la scarica è stata erogata e indicherà, se necessario, di ricominciare ad eseguire il massaggio cardiaco. Nel caso invece, il defibrillatore, a seguito dell’analisi del tracciato del battito cardiaco, non riscontra la necessità di rilascio di una scarica, provvederà automaticamente ad indicare, attraverso l’utilizzo di indicazioni visive o da acustiche, la necessità di proseguire la rianimazione cardio polmonare. Attenzione che il paziente non sia appoggiato su una superficie bagnata.
Quali sono i vantaggi di possedere un DAE in azienda?
Tutte le aziende, i sistemi di trasporto, e luoghi pubblici, che si dotano di un defibrillatore semiautomatico, vengono definite come arie cardio protette. Questo, vuol dire, che all’interno di queste strutture o di queste zone, è possibile reperire in tempi rapidi un defibrillatori semiautomatici. I vantaggi di avere a disposizione questo dispositivo sono innumerevoli e, primo fra tutti, vi è sicuramente la riduzione consistente del numero di decessi. Queste statistiche, infatti, sono particolarmente favorevoli per alcuni ambienti arrischio come, aziende, centri sportivi, e mezzi di trasporto. Qui, infatti, la presenza del dispositivo è in grado di far la differenza salvando ogni anno migliaia di vite. Il dispositivo occupa uno spazio particolarmente ridotto e può essere installato in un semplice armadietto.