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Anello di fidanzamento e bon ton: cosa devi sapere

Anello di fidanzamento e bon ton: cosa devi sapere

Prima o poi in qualsiasi relazione arriva quel momento: la proposta di matrimonio e il dono dell’anello di fidanzamento.

Per quanto i tempi cambino, questa è una delle tradizioni che resiste immutata. E’ sì un momento speciale, ma è anche allo stesso tempo uno dei gesti che genera più ansie e preoccupazioni, soprattutto nei giovani sposi.

Quale anello scegliere? Su che dito va messo? Quanto devo spendere? Diamante o non diamante? Queste sono solo alcune delle domande che frullano in testa ai fidanzati quando sentono che sta per avvicinarsi il gran giorno.

In questo articolo diamo una risposta a tutti questi quesiti e raccontiamo quali sono tutte quelle regole da rispettare per evitare brutte figure con la futura sposa e la sua famiglia.

Come scegliere l’anello di fidanzamento

Innanzitutto, la scelta. Sono tanti i consigli da seguire quando si tratta di anelli di fidanzamento, ma le due regole più importanti sono:

  1. Stare attenti allo stile della vostra partner: quando si entra in una gioielleria per la prima volta ci si può spaventare. Oro bianco, giallo, rosa, diverse pietre con diversi tagli, per non menzionare le tipologie di lavorazione. Studiare lo stile della futura sposa in merito ai gioielli è il primo passo per non sbagliare il modello.
  2. Scegliere il momento opportuno: l’anello di fidanzamento sancisce la volontà di sposare la propria partner. E’ un passo importante in una relazione e nella vita delle persone. Scegliere l’occasione giusta significa scegliere un momento in cui la relazione è molto solida. Non necessariamente deve essere uno spettacolo in pompa magna, ma sicuramente deve essere un momento voluto, pensato, organizzato.

Altre dritte sulla scelta dell’anello di fidanzamento riguardano la pietra. La scelta migliore è sicuramente il diamante: si tratta per eccellenza della pietra più durevole e pura, che simboleggia la forza dell’amore più di ogni altra.

Un anello di fidanzamento può però anche montare altri preziosi, come il rubino, lo zaffiro, lo smeraldo o l’acquamarina. Ognuna di queste pietre ha il suo significato, da indagare accuratamente prima di una decisione definitiva.

Per quanto riguarda il valore, la tradizione vuole che l’anello costi almeno quanto una mensilità dello sposo. Il tempo ha alzato questa asticella, ma per un buon anello basta anche limitarsi al simbolico mese.

Anello di fidanzamento: dove si mette e altre regole

Una delle domande più frequenti in materia di anelli di fidanzamento è “dove si mette?“.

La risposta è semplice: sull’anulare sinistro. Attraverso questo dito si dice che passi la famosa vena amoris, la “vena dell’amore”, direttamente collegata al cuore.

Per evitare problemi di larghezza, tentate di trafugare dalla vostra amata un qualsiasi anello che porta all’anulare, così da poterlo portare in gioielleria e utilizzarlo come modello. In questo, future suocere e cognate possono essere grandi alleate.

Ci sono poi altre usanze legate al galateo degli anelli da fidanzamento:

  • L’anello resta di proprietà dello sposo finché le nozze non si celebrano. Se per qualsiasi motivo la sposa dovesse annullarle, è tenuta a restituire l’anello al proprietario.
  • Una volta regalato l’anello, la sposa dovrebbe ricambiare con un orologio o un paio di gemelli.
  • La tradizione vuole che dopo la consegna dell’anello, la famiglia della sposa inviti quella di lui a pranzo e che lo sposo recapiti per l’occasione un mazzo di fiori bianchi.
  • La settimana successiva, la famiglia dello sposo deve ricambiare il favore e i ruoli si invertiranno di conseguenza.
  • Gli sposi dovrebbero vivere in case diverse fino al matrimonio, ma ormai questa usanza sembra superata. In ogni caso, spesso decidono di passare almeno l’ultima notte separati.

Molte regole, sì, ma per rendere un momento importante davvero speciale. La consegna dell’anello di fidanzamento simboleggia lo scambio di una promessa, un atto di fede verso l’altro teso al matrimonio.

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