Ti è mai capitato di surfare sulla rete in tutta tranquillità, magari connettendoti al tuo sito e-commerce preferito, e di restare allibito al comparire di una lunga frase in inglese che esplica, in breve, la pericolosità della pagina web?
Ovviamente, la prima cosa che si riesce a fare, è uscire quanto prima dalla navigazione e riporre “al sicuro” i propri dati, giacché si teme un fantasioso attacco informatico che potrebbe rubare numerose informazioni sul proprio conto. È una scelta piuttosto normale e altrettanto comprensibile: quando non si conosce a fondo una cosa e si rischiano brutti scherzi, meglio evitare!
In realtà, la maggior parte delle volte, non si tratta di un hacker annoiato, o di un affine che necessita di una bella somma di denaro. Infatti, spesso e volentieri, quando notiamo l’instabilità di un sito, questa ha a che fare con la crittografia dello stesso: ad esempio, i diversi browser che giornalmente utilizziamo per navigare in Internet, si approcciano al web usufruendo di criteri differenti. Quando i criteri usati da una determinata page non corrispondono ai medesimi del browser utilizzato, si incappa in problemi del genere.
Qualora il sito non appartenesse a noi, si risolverebbe tutto in fulgidi istanti: cliccare qualche tasto dello smartphone (o indirizzare la freccia del mouse sulla celebre “X”), uscire dal sito e tanti saluti. Ma nel caso in cui fossimo noi i creator della pagina? Sarebbe un peccato se, dopo ore e ore di estenuante fatica, ci ritrovassimo con la reputazione sbaragliata da una piccolezza.
In una simile situazione, allora, come agire?
Semplice! Basta affidarsi al certificato SSL!
È probabile che tu non sappia cosa sia, ma non temere! È piuttosto facile da ottenere: ti diremo noi come. Tuttavia, per prima cosa, è doveroso specificare cosa sia questo “certificato“. Se volessimo riassumere il tutto ed evitare di dilungare un discorso che rischierebbe altresì di mutare in noia, l’SSL consente al suo utilizzatore di mostrare il proprio sito in qualsiasi circostanza e in tutta sicurezza, proteggendolo da attacchi esterni potenzialmente distruttivi.
Inoltre, permette di distinguere un sito http da uno https. La differenza tra le due sigle? Acronimo a parte, ne è presente una sostanziale e assai marcata: i siti web che si approcciano alla lettura con la sigla “https” sono di netto più sicuri rispetto ai medesimi che, purtroppo, non hanno installato il certificato SSL. Da un ragionamento inerente alla visibilità della pagina (oltre alla questione della sicurezza e della reputazione), con una semplice “s” aggiunta grazie all’aiuto del certificato, si avrà un maggiore riscontro, poiché è lo stesso Google a favorire gli indirizzi sicuri, dei quali ci si può fidare, rispetto ai tali di cui, invece, non può affermare lo stesso.
Si è in grado di evincere quanto procurarsi il certificato SSL possa essere incredibilmente efficace in termini di vantaggio. Sicurezza esclusa, il nostro sito potrebbe addirittura ricevere un numero di visite maggiori! Ebbene, ora che conosciamo i “pro” dello strumento, è giunta l’ora di averlo tra le mani! Il procedimento volto al suo ottenimento non è dei più complicati, anzi.
Di norma, gli utenti che decidono di sfruttare il certificato SSL a loro vantaggio, scelgono di stipulare un piano con quel che viene in gergo definito: “hosting efficace”, soprattutto se si ha a che fare con il portale WordPress. L’hosting in questione è nominato “Siteground”. Il piano che propone è conveniente e offre, come se non bastasse, aldilà di una pronta assistenza, anche delle metodiche di sicurezza in costante aggiornamento.
Altri hosting affidabili sono: Godaddy e vHosting
Grazie all’importante aiuto di queste piattaforme, sarà possibile ottenere il certificato di garanzia SSL e mostrarsi poderosi nei riguardi della concorrenza. Il nostro sito sarà ben trattato da Google e sarà capace di scalare, a poco a poco, la vetta della popolarità.